domenica 28 settembre 2008

Terapia d'urgenza, dialoghi da curare!

Si diceva che la nuova serie di Rai 2 "Terapia d'urgenza" si sarebbe distinta dalle altre fiction mediche italiane per il ritmo, che avrebbe ricordato quello delle più fortunate serie ospedaliere made in Usa.
Ho sbocconcellato un paio di puntate, ma il ritmo mi sembra al solito troppo lento, perfino quando le barelle con i feriti entrano al pronto soccorso.
Il peggio però arriva con i dialoghi. Due esempi:

1) Un paziente... impaziente alza la voce con un infermiere, chiedendo notizie sulle sue analisi. L'infermire lo guarda e se ne esce con un terribile "Abbia pazienza, STIAMO LAVORANDO PER VOI". Ma chi scrive 'ste cose?

2) Questo è ancora più improbabile: si parte bene con la scena abbastanza convincente di un intervento intracranico su un bambino. Va tutto bene. Il chirurgo esce dalla sala operatoria per dire ai genitori che l'intervento è ruiscito. Ebbene, il padre pieno di gioia non trova nulla di meglio da dire che: "POSSO OFFRIRVI DA BERE?". E il chirurgo, con piglio severo, declina con un deontologico: "GRAZIE, MAI SUL LAVORO". Sembrava la scena tra una macchietta di paese e un vigile urbano, al bar sport.

Per fortuna domani sera c'è Grey's Anatomy.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si ma infatti, uno schifo gigantesco. una delle più brutte fiction italiane.

Anonimo ha detto...

beh, considerando la concorrenza

Cristiano Carli - copywriter ha detto...

Infatti poi è stato sospeso, ufficialmente perchè "ha reso, in termini di ascolto, molto meno delle sue potenzialità".
Capito? Alla fine... colpa del pubblico che non l'ha guardato come meritava! Ma si rendono conto?