domenica 28 settembre 2008

Terapia d'urgenza, dialoghi da curare!

Si diceva che la nuova serie di Rai 2 "Terapia d'urgenza" si sarebbe distinta dalle altre fiction mediche italiane per il ritmo, che avrebbe ricordato quello delle più fortunate serie ospedaliere made in Usa.
Ho sbocconcellato un paio di puntate, ma il ritmo mi sembra al solito troppo lento, perfino quando le barelle con i feriti entrano al pronto soccorso.
Il peggio però arriva con i dialoghi. Due esempi:

1) Un paziente... impaziente alza la voce con un infermiere, chiedendo notizie sulle sue analisi. L'infermire lo guarda e se ne esce con un terribile "Abbia pazienza, STIAMO LAVORANDO PER VOI". Ma chi scrive 'ste cose?

2) Questo è ancora più improbabile: si parte bene con la scena abbastanza convincente di un intervento intracranico su un bambino. Va tutto bene. Il chirurgo esce dalla sala operatoria per dire ai genitori che l'intervento è ruiscito. Ebbene, il padre pieno di gioia non trova nulla di meglio da dire che: "POSSO OFFRIRVI DA BERE?". E il chirurgo, con piglio severo, declina con un deontologico: "GRAZIE, MAI SUL LAVORO". Sembrava la scena tra una macchietta di paese e un vigile urbano, al bar sport.

Per fortuna domani sera c'è Grey's Anatomy.

giovedì 11 settembre 2008

Esercizio: camminate sui colori!

Ancora qualcosa da William Burroughs e dal suo libro "La scrittura creativa".

Un simpatico esercizio proposto da Burroughs si chiama "camminare sui colori" e consiste in questo: uscite in strada, camminate e concentratevi soltanto sulle cose di un determinato colore.

Scegliete voi la sfumatura che più vi piace cercare e poi cominciate a guardare tutto ciò che vi circonda con il vostro nuovo sguardo. Macchine, cartelli, case, cartacce... va bene tutto.

All'inizio potrà essere difficile individuare oggetti dello stesso colore nel caos urbano, ma lentamente gli occhi e la mente si abitueranno e saranno le cose stesse ad attirare la vostra attenzione.

Non passerà molto tempo prima che oggetti e colori diano il via a un flusso di idee che porterà la vostra mente a spasso nella memoria, risvegliando vecchie storie legate a un oggetto o a un colore. Torneranno vecchi amici (o nemici), vacanze, lavori, città...

Assicura Burroughs: "Quando fate queste passeggiate viaggiate letteralmente nel tempo lungo linee di associazione".

Qualcosa da mettere nero su bianco, poi, ne uscirà sicuramente.